Il Duomo: storia, religione ed architettura di una città...
In occasione della conclusione della Visita Pastorale nella comunità aloisiana di Mons. Busca, Vescovo di Mantova, approfondiamo, nel nostro piccolo, la storia del Duomo di Castiglione delle Stiviere. L'edificio risale al 1761 ed è un’opera dell’architetto milanese Giambattista Groppi. Su un’altura che abbraccia tutta la cittadina fino alle campagne all’orizzonte la chiesa, per il tessuto urbano e per l'aspetto prettamente religioso, rappresenta un edificio di notevole importanza. La sua storia è legata, a doppio nodo, a quella della famiglia Gonzaga ed in particolare modo a Luigi, colui che poi diventerà il Santo. In primis, perché proprio per poter costruire il Duomo furono utilizzati i materiali del castello dei Gonzaga, ormai distrutto, dove Luigi trascorse la sua infanzia. Inoltre, l’attuale edificio è stato eretto sull’antica Chiesa dei Santi Nazario e Celso che è proprio quella in cui il piccolo Luigi fu battezzato il 20 aprile 1568 e successivamente ricevette la Prima Comunione dal cardinale San Carlo Borromeo nel 1580. Altro elemento che segna il legame tra San Luigi ed il Duomo è rappresentato dal fatto che al suo interno è sepolta sua madre, Marta Tana di Santana, ai piedi del presbiterio. La Chiesa dei Santi Celso e Nazario, ne 1607, ottenne la nominata a Collegiata della Chiesa parrocchiale con i relativi privilegi per i canonici e questo fu possibile grazie a Francesco Gonzaga e ai suoi servizi diplomatici presso la Santa Sede.
Il Duomo, a livello estetico, presenta delle caratteristiche architettoniche sia barocche che neoclassiche. Nella facciata sono presenti semi colonne e pilastri con capitelli corinzi. Sempre sulla facciata è presente una balaustra ed, inoltre, è possibile osservare sette statue di marmo, le quali rappresentano San Luigi Gonzaga che è situato al centro, poi sono raffigurati i Santi Nazario e Celso ovvero i titolari della Parrocchia e del Duomo, San Giovanni Battista e Santa Giulia e anche San Pietro e Santa Rosalia. Il culto di Santa Rosalia era diffuso a Palermo ed, in seguito, si diffuse anche a Castiglione grazie a Luigi I Gonzaga che sposó Laura Del Bosco Ventimiglia che era una principessa palermitana. Da notare che la Chiesa è a forma di croce Latina ed ha tre navate divise da sei pilastri con capitelli. Sulla pala dell’altare maggiore sono raffigurati San Luigi ed i Santi martiri Nazario e Celso. A pochi passi dal Duomo, si trova la piccola Chiesa dei Disciplini, spesso sede di eventi ed iniziative culturali, che fu fondata da Aloisio Gonzaga, nonno di San Luigi, nella prima metà del Cinquecento.
Il Duomo riveste anche una importanza notevole dal punto di vista storico per la cittadina morenica e non solo anche a livello internazionale; infatti, fu luogo di uno degli episodi più significativi del Risorgimento. Giugno 1859, in seguito alla battaglia di Solferino, durante la quale si scontrarono gli eserciti Italo-francese e quello asburgico, i feriti erano molti e furono trasportati nella vicina Castiglione. E fu proprio allora che il Duomo aprì le sue porte ai feriti, affinché venissero curati ed aiutati. Testimone di questo episodio fu Henry Dunant, uomo d’affari di Ginevra che si era recato lì per incontrare Napoleone III, ma quelle immagini atroci, quei feriti senza nome, la pietà e lo spirito dei soccorritori lo portarono ad istituire la Croce Rossa che prenderà vita poi nel 1863.
Angelo Maria Castaldo
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