Museo Aloisiano, uno scrigno di tesori da custodire...
Nell’ultimo giorno della sua Visita Pastorale, prima di salutare la nostra città, Mons. Marco Busca, ha comunicato a tutta la comunità castiglionese che il Convento delle Nobili Vergini di Gesù presto accoglierà tre nuove sorelle, tornando a vivere ed abitare, così, l’edificio religioso rimasto vuoto dopo la dipartita di Suor Dorina, ultima sorella dell’Ordine fondato dalle tre nipoti di San Luigi. L’annuncio è stato accolto con immensa gioia da tutto il capoluogo morenico. Il Sindaco Enrico Volpi si è espresso così: “Un gesto di grande sensibilità e vicinanza alla comunità castiglionese che, commossa, ringrazia il Vescovo e la Provvidenza per questa bellissima notizia”. Le nuove sorelle saranno anche custodi di una memoria storica e di un patrimonio artistico da un notevole valore, ovvero di tutte le opere ed i reperti presenti nelle sale e nei corridoi del Museo Aloisiano. Il plesso si trova in pieno centro, in via Perati 8. È aperto al pubblico dal 1969 ed è situato nel palazzo cinquecentesco dei signori Aliprandi, famiglia di Elena madre delle Gonzaga, che dal 1608 ospita la congregazione femminile delle Vergini di Gesù, società di vita apostolica femminile di diritto pontificio. È un’istituzione che ha avuto un’esistenza ininterrotta dal 21 giugno 1608, anno in cui è stato fondato, fino ai giorni nostri.
Fu Cinzia Gonzaga, figlia di Rodolfo, fratello del Santo, dopo consiglio del suo confessore a portare avanti l’idea della fondazione dell’Ordine religioso proprio a Castiglione: un collegio per l’istruzione delle fanciulle e lei stessa, poi, si sarebbe occupata della direzione. Fin da subito, l’istituto venne definito privato e non religioso, perché coloro che vi appartenevano, ovvero le tre sorelle Gonzaga e altre sette nobildonne, non erano religiose nel senso canonico del termine, ma si reputavano vicine ad alcuni ideali religiosi ed aveva fatto voto di castità, giuramento di preservando e promessa di obbedienza alla madre superiore della casa. In questo Collegio venivano accolte solo nobildonne che, per entrare, erano solite dare in dono una dote all’istituzione. In base ai dati raccolti risulta che sono entrate a far parte del Collegio sei principesse, sedici marchese, trenta contesse e ventuno nobildonne. Le Vergini Gesù nel 1592 furono riconosciute dalla Santa Sede una istituzione di diritto pontificio.
All’interno del Museo Aloisiano, tra le stanze ed i corridoi che abbracciano le aule della scuola dell’infazia e le celle delle sorelle, sono presenti molte opere d’arte e vari oggetti preziosi come ad esempio mobili, dipinti, importanti documenti, libri, reliquie e suppellettili vari che riguardano tutte le nobildonne che hanno vissuto nel Palazzo e che sono anche testimonianza delle dinamiche storiche della società castiglionese. Tra i quadri ci sono numerosi ritratti. Molti di questi hanno come protagonista San Luigi, molti personaggi della famiglia Gonzaga del ramo cadetto di Castiglione ed ovviamente con soggetti religiosi. Non mancano nelle varie teche realizzazioni di oreficeria, monete e medaglie. Oggetto molto particolare è sicuramente “l’orologio di San Luigi” che fu costruito nel 1567 che è stato restaurato ed è ancora funzionante. È pregevole anche l’arredo del refettorio, opera settecentesca di artigiani locali. L’enorme salone lascia assolutamente a bocca aperta ed è “dominato” dall’alto da due gigantografie dedicate al Santo aloisiano.
Angelo Maria Castaldo
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