Gabbiano, Serafini: "Niente drammi dopo ko con Sarroch"
Momento non felice, a livello di risultati, per la Gabbiano Farmamed Mantova. A Sarroch, nell’ultima giornata di andata del girone bianco, Gola e compagni sono inciampati nella seconda sconfitta di fila, dopo aver perso l’imbattibilità casalinga con Belluno. Dal primo posto sono scesi al quarto, ma si sono qualificati per i quarti di finale di Coppa Italia di serie A3, che giocheranno martedì 7 gennaio sul campo della Personal Time San Donà, con fischio d’inizio alle ore 20.30. «Della partita in Sardegna sono molto contento – analizza coach Simone Serafini – perché ho visto una squadra con la S maiuscola, che ha lottato contro le difficoltà e contro un avversario che è in recupero ed allestito per l’alta classifica. Il rammarico c’è per il risultato, ma non di certo per la prestazione. Catellani ha ben rimpiazzato Depalma nonostante finora avesse giocato poco, ma non avevo dubbi. Ci è mancato un po’ l’acuto, specialmente nel secondo set, ma buona è stata la reazione nel terzo e bene pure nella prima parte del quarto. Un giorno i risultati vengono, altri giorni no, ma ripeto, la prestazione c’è stata».
Serafini non è dunque preoccupato: «Sarei preoccupato se avessi visto una squadra che a livello d’impegno o di atteggiamento in campo mi avesse mostrato segnali negativi. Non è così. Abbiamo una squadra rinnovata e giovane e vanno messi in preventivo alti e bassi di rendimento. Gli episodi non ci hanno premiato in Sardegna, ma questo non mi crea preoccupazione. Così come non mi esalto quando vinco, non mi abbatto per una sconfitta arrivata in questo modo. I ragazzi hanno dato tutto, ripartiamo da qui».
Domenica è in programma la trasferta a Brugherio: «Una gara non facile – spiega Serafini – dove dovremo fare punti, ma non è scontato contro una squadra che lotta, seppure giovane e più incostante della nostra. Non serve fare grandi rivoluzioni dopo aver finito l’andata al quarto posto. Non guardo alla classifica, dove i primi otto vanno avanti e arrivare primi nella stagione regolare non è decisivo. Dobbiamo star bene nei momenti che contano e dopo la Coppa Italia bisogna arrivare a marzo con più punti possibili e nelle migliori condizioni di forma». Quanto alla Coppa Italia, «ci siamo qualificati per due anni consecutivi. A San Donà andremo con grande umiltà e rispetto verso i campioni d’inverno, ma anche con la consapevolezza nei nostri mezzi. Questo deve essere motivo d’orgoglio e spingerci a farci i complimenti».
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