Tennistavolo: Castel Goffredo, nono scudetto consecutivo e 22^ della storia

La Brunetti Castel Goffredo rimane sul trono per il nono campionato consecutivo e mette in bacheca il suo 22° scudetto. L’esito è arrivato al termine della finale di ritorno, che è stata arbitrata da Nicola Mazzuzzi e Daniele Vacca. Dopo la vittoria dell’andata per 4-2 sul Tennistavolo Norbello le mantovane hanno potuto esultare grazie al pareggio per 3-3 ottenuto in terra sarda. La premiazione è stata effettuata dal consigliere federale Raffaele Curcio. Hana Matelova ha avuto un ottimo avvio (5-1) è stata raggiunta (5-5). Lo stesso è avvenuto dal 7-5 al 7-7 e allora dall’8-8 Andreea Dragoman si è preso il primo parziale. Nel secondo la romena è scattata decisa (4-0) ed è rimasta sempre avanti, chiudendo senza patemi. Alla ripresa del gioco l’atleta castellana dal 5-3 ha dilagato (9-3), è stata rimontata (9-7) e sul 10-7 ha mancato i tre match-point. Al quarto (11-10) ha completato il suo compito. Magdalena Sikorska dal 2-2 si è portata sul 6-2, dal 7-3 è stata appaiata (7-7), si è assicurata tre palle set- (10-7) e la terza le è stata favorevole. Nel prosieguo la polacca dal 3-3 ha piazzato un break di 6-0 (9-3) e dal 9-4 ha messo in carniere gli ultimi due scambi. L’atleta di casa nella terza frazione si è ripetuta dal 2-2 al 7-2 e sul 10-3 il terzo match-point le ha consegnato il successo.
Nel derby delle veterane e anche delle ex Tan Wenling all’inizio ha dominato (7-1) è stata recuperata (7-5) e dal 9-7 non ha più sbagliato. Nikoleta Stefanova ha risposto con la stessa moneta (6-0), dal 9-4 ha ceduto due punti (9-6) e si è presa gli ultimi due. Il terzo parziale è stato una battaglia e l’italo-cinese ha mancato due set-point (11-10 e 12-11), ne ha cancellati altrettanti (9-10 e 12-13) e al suo terzo (14-13) è stata brillante. Dopo il cambio di campo Tan è risalita da 0-3 a 2-3 e da 2-4 a 8-4. Dall’8-6 è andata diritta all’obiettivo. Dragoman ha recuperato da 0-4 a 3-4 e dal 3-5 ha ribaltato la situazione (8-5), andando a bersaglio nella prima frazione. Sikorska si è riscattata (7-2) e la seconda è stata nettamente sua. Nella terza la romena ha condotto costantemente, dall’8-5 è stata agganciata (8-8) e ha imposto un filotto decisivo di 3-0. L’alfiera mantovana ha proseguito la sua marcia (6-1) e sul 10-4 ha dovuto attendere la quarta palla match per completare la sua doppietta di serata, che ha confermato quella dell’andata. Matelova è uscita rapidamente dai blocchi (7-2) e si è affermata chiaramente nel primo parziale. Nel secondo ha fatto anche meglio (9-2) e ha chiuso in modo più netto. Nel terzo dal 2-5 Stefanova con orgoglio ha ricucito il gap (4-5) e dal 5-7 ha messo a segno un letale break di 6-0. La ceca, però, non si è fatta condizionare e al ritorno al tavolo e andata sul 4-1 e dal 4-2 è volata verso lo striscione d'arrivo. Tan ha rimontato dallo 0-4 al 5-7 e dal 5-8 alla conclusione a suo favore. Nel secondo parziale Arlia l’ha emulata dall’1-4 al 3-4 e dal 4-6 all’8-6, andando anche lei al traguardo. La castellana nel terzo parziale ha ancora inseguito (1-4) e ha infilato un break di 6-0 (7-4), non facendosi più raggiungere. Nella quarta frazione è stata lei a dettare il ritmo degli scambi (7-2) e Tan ad appaiarla (7-7). Arlia, però, è ripartita (10-7) e al primo match-point ha dato il via ai festeggiamenti.
«Quest’anno - afferma con orgoglio coach Alfonso Laghezza – abbiamo dovuto lottare con le unghie e con i denti contro diverse avversità e le ragazze sono state fantastiche, anche quando non sono riuscite a vincere i loro incontri. Non hanno mai mollato e ci hanno provato fino alla fine. In finale avevamo già compiuto una grande impresa all’andata e ci abbiamo creduto anche al ritorno. Ci siamo superati e abbiamo fatto i salti mortali per portare a casa questo ennesimo scudetto, che rimane a Castel. Siamo felicissimi, perché ha un sapore ancora più speciale, considerata l’assenza della nostra n. 1 Bernadette Szocs. Faccio enormi complimenti a tutte le ragazze, anche ad Anastasiia Kolish, che non ha giocato, ma ci ha supportato negli allenamenti e ha dato una mano dove ha potuto. Andreea Dragoman in queste finali è stata la trascinatrice sia all’andata sia al ritorno, dimostrando finalmente tutto il suo valore. Non avevamo dubbi, le abbiamo dato fiducia e ci ha ripagati alla grande. È stata fondamentale in campo e fuori anche l’esperienza di Nikoleta Stefanova, che ci ha aiutato nei momenti difficili a non lasciarci andare. Nicole Arlia è stata fantastica, alla sua età (19 anni, ndr), a giocare con così tanta pressione addosso. Portare a casa una vittoria contro un’atleta come Tan Wenling è qualcosa di straordinario, oltretutto dopo aver perso il primo singolare e anche il primo set in rimonta. Ha sentito la responsabilità e il dovere di dare di più e lo ha fatto. Nell’ultima partita ha dovuto compiere uno sforzo fisico, mentale e soprattutto tattico, perché Tan è molto ostica e non fa giocare bene chi ha di fronte. Quando abbiamo saputo che Bernie non ci sarebbe stata ce ne siamo fatti una ragione e dal primo giorno ho detto alle ragazze che ce l’avremmo potuta fare e che Andreea sarebbe stata la nostra n. 1. Onore al merito al Tennistavolo Norbello, che è stato un degno avversario per tutta la stagione».
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