SPECIALE - Possanzini: "Gara speciale per me, ma stop emozioni durante partita"

Inutile girarci intorno: non è una partita come le altre e non potrà mai esserlo per mister Davide Possanzini. Ed è lo stesso allenatore dei virgiliani a dichiararlo apertamente nella conferenza stampa alla vigilia di Mantova-Brescia: "Le Rondinelle le porto sempre nel mio cuore, non posso affermare il contrario. Sarei un bugiardo. Il legame che ho con il club e con la piazza, è noto a tutti ed è davvero molto forte. Ho trascorso gli anni più belli ed importanti della mia carriera, tra calciatore ed allenatore, e sono cresciuto sotto tanti aspetti, sia come persona che come professionista".

Detto ciò, però, al fischio d'inizio massima concentrazione per il derby in campo: "Ovviamente le emozioni saranno messe da parte e farò il mio lavoro come sempre. Abbiamo lavorato in settimana per correggere gli errori e spero di esser stato bravo a comunicarli al gruppo. Quella di Cesena è stata una partita negativa, soprattutto nella prima parte. Già nella ripresa, invece, sono tornato a vedere delle buone cose, quelle che sappiamo fare e che ci contraddistinguono. E da quelle dobbiamo ripartire con entusiasmo e voglia di rivalsa. La serie B è questa, bisogna mantenere un certo equilibrio tra una gara e l'altra". 

Su Maran: "Per me è come un padre. Ho imparato tanto da lui dentro e fuori dal campo. Lo stimo e li voglio un gran bene. E' un gran lavoratore, prepara le partite come pochi ed è anche uno psicologo dello spogliatoio. E su questo aspetto, devo ammetterlo, mi ispiro a lui". E sulla partita: "Ci sarà da soffrire, ormai è chiaro a tutti, cosa significa giocare in cadetteria. Come a Cesena, sarà uno spettacolo sugli spalti, considerato lo storico gemellaggio tra le tifoserie, ma mi auguro che la festa in campo sia tutta per noi!". 

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